Chi non si preoccupa della birra che beve può anche non preoccuparsi del pane che mangia. È possibile che, in tempi remoti, insieme al pane la birra sia stata il più importante alimento dell'umanità. Si tratta di due sostanze simili e strettamente correlate l'una all'altra. Entrambe possono far parte della vita di ogni giorno eppure rappresentare un piacere raro. L'impavido consumatore si trova oggi schierato di fronte a un vero e proprio esercito di birre, ognuna delle quali dichiara di essere la migliore, l'originale, la più forte e si trova spesso a non avere la conoscenza necessaria per orientarsi nella scelta tra i vari tipi.
Le birre possono essere classificate in tre grandi categorie: quelle prodotte con il metodo della fermentazione alta, quelle prodotte con il metodo della bassa fermentazione ed infine quelle prodotte per fermentazione spontanea.
Le birre a fermentazione bassa vengono tutte denominate “lager“, ne esistono più varietà, tra le quali le più conosciute ed apprezzate sono le “pilsner”. Sono generalmente birre pallide o dorate dal delicato sapore di luppolo e cereale, di gradazione alcolica non eccessiva e di facile bevibilità.
Le birre ad alta fermentazione, genericamente definite “ale”, sono birre generalmente più complesse, spesso di forte gradazione alcolica ed hanno profumi e sentori che coprono una vasta gamma di sensazioni.
Sono birre a fermentazione alta le “stout”, originarie dell'Irlanda, prodotte con malti torrefatti, molto scure, generalmente di sapore amaro, di moderata gradazione alcolica e dalla schiuma densa e cremosa.
Anche le “birre di frumento” sono tutte prodotte con il metodo dell'alta fermentazione e nelle varietà belghe (blanche) vengono spesso aggiunte delle spezie come aromatizzanti.
Tra le birre ad alta fermentazione meritano una menzione le birre “trappiste”, prodotte ancora oggi dai monaci cistercensi solamente in undici abbazie. Sono birre generalmente molto forti, profumate, spesso rifermentate in bottiglia e adatte all'invecchiamento.
Le birre a fermentazione spontanea (lambic) sono prodotte esclusivamente nella valle della Senne, circa sessanta chilometri ad ovest di Bruxelles da pochissimi produttori che salvaguardano gelosamente questo prodotto. Sono spesso aromatizzate con frutta, che aiuta a coprire la loro forte acidità, oppure vengono miscelate lambic giovani e lambic invecchiate dando cosi vita alla “gueze”. Sono birre molto particolari, adatte anche a un lungo invecchiamento, difficili all'inizio ma che possono aprire nuovi orizzonti nell'universo della birra.